mercoledì 11 marzo 2015

Riflessioni: Una serata sui tacchi

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Il post semi-serio di oggi riguarda una riflessione nata pochi giorni fa, al ritirare un paio di scarpe dal calzolaio, dove mi sono fatta mettere la suola antiscivolo. 

Ogni mio paio di scarpe con tacco più o meno basso ha la suola antiscivolo; è un qualcosa di necessario se non siete nate col tacco al piede (o con il piede a tacco). 

Ma procediamo con ordine...

Il mio primo paio di tacchi, un modestissimo 5cm con plateau, è arrivato all'incirca verso i 18 anni, in occasione della festa della donna. Erano in vernice rossa, di Bata (mai più, mai più..) con un grazioso fiocco. Dico erano perchè le ho poi rivendute. Presa dall'euforia del pomeriggio di shopping e dal fatto che in quel marzo 2006 faceva freddo e che quindi il mio piede era sgonfio e liscio come non mai, le avevo acquistate di ben 2 numeri in meno. 37 al posto di 39. 

Immaginate, al ritorno a casa, dopo la serata passata a ballare com'ero messa io e, soprattutto, com'erano messi i piedi.

Da lì in poi, essendo io orientata principalmente ad uno stile casual, hanno fatto da padrone le scarpe da ginnastica di tutti i tipi. 

Avviene poi, nella vita, che ci si renda conto che è ora di cominciare a conciarsi da personcine serie e quindi sono arrivati altri tacchi in casa. Ma senza esagerare. 

Tralasciando sandali,stivaletti e stivali dotati di tacco più o meno alto, se parliamo di vere e proprie decolletè ne ho 3 paia: un 5cm, un 10cm con lieve plateau e un 15cm con vistoso plateau.

La prima la domino, la seconda e la terza dipende dalla serata. 





Giungiamo, quindi, alla riflessione di oggi: una serata sui tacchi. 

In genere, la serata sui tacchi è un evento di venerdì o sabato sera; nella maggior parte dei casi è il compleanno di un amico o di un'amica.

Non appena ci viene comunicata la location, scatta il film mentale: è una pizzeria. Ok. Giro su google per capire dov'è situata in città, controllo su trip advisor e siti similari per capire se si mangia bene, controllo sul sito del locale stesso per capire se ti chiedono un rene per una pizza e infine un'occhiata alle foto per sapere se il locale presenta scale, pareti da arrampicata, scivoli e quant'altro.

Eh sì. Perchè mentalmente abbiamo già pensato a cosa metterci e sentiamo anche la vocina che ci chiama dalla scatola delle decolletè: "Heeeeeey.... Lo so che ti ricordi di meee...Ho sentito della pizzeria...Starei benissssssimo con quei jeans e la maglia neeeera". 

E noi lo sappiamo che ci starebbero benissimo ed è proprio per quello che abbiamo controllato se il locale ha sale su più piani (perchè ovviamente l'amico che festeggia, per avere un'atmosfera più da privè, avrà prenotato la saletta all'ottavo piano).

Appurato che, almeno dentro il locale, la camminata più lunga sarà tavolo-bagno e ritorno, resta da studiare la zona del locale.

Eh già. Perchè il fidanzato che ti dice "Mettiti i tacchi, stai benissimo" indosserà scarpe comodissime e quindi non gli frega se troviamo posteggio a 50km dal locale.

Ma a noi frega eccome! Ergo le soluzioni che, di solito, si presentano sono due:

- posteggio fortunatissimo a massimo 100mt dal locale
- tattica del "lasciami-qui-all'entrata-che-ci-sono-già-tutti-scendo-a-salutare-mentre-tu-cerchi-posteggio-così-sanno-che-siamo-arrivati", da dire tutto d'un fiato e mentre si apre la portiera, per evitare che la vostra dolce metà abbia qualcosa da ridire.

Avrete già intuito che sono un'esperta della soluzione n.2.

Questo perchè il tacco, per chi come me non c'è abituata e soffre già di suo di male ai piedi, implica e impone strategie dietro (vedi: laccetti alla caviglia perchè se no li perdo causa collo e caviglia del piede troppo magri - forse l'unica parte del corpo con questo difetto, oltre le mani- ,cuscinetti sotto la pianta per evitare i duroni, unghie dei piedi corte onde evitare spiacevoli attriti e contusioni, suole antiscivolo...).

Non si possono mettere i tacchi e poi far vedere che si ha male ai piedi.
Non si possono mettere i tacchi e poi camminare come sulle uova (anche se mi capita di farlo, touchè).

Uno dei comandamenti d'oro delle serate coi tacchi riguarda il tempo mentre si è tavola: MAI togliere la scarpa.
Il piede capirà erroneamente di essere libero e si espanderà senza ritegno in ogni dove, rendendovi atroce il re-inserimento della scarpa.

Anche non esagerare con l'alcool aiuta il tacco, perchè il barcollo è suo nemico.

Se siete arrivate a leggere fin qui, capirete che tutto sommato la mia serata coi tacchi non è così traumatica, avendo pianificato tutto nei dettagli ed essendo stata seduta per la maggior parte del tempo.

Finita la cena, giunto il momento di alzarsi e salutarsi, si è belle sollevate: abbiamo fatto bella figura, eravamo vestite bene, abbiamo dimostrato di padroneggiare i tacchi (o quasi...) e anche la passeggiata  fino alla macchina posteggiata su di uno degli anelli di Saturno è accettabile, in quanto a sentirci lamentare del male ai piedi sarà solo e soltanto la nostra paziente dolce metà.

Questo è il lieto fine.

Purtroppo capita anche che, usciti dalla pizzeria, qualcuno tiri fuori la più malsana delle idee da proporre a una ragazza che (poco) domina i tacchi: "Perchè non andiamo a bere qualcosa? C'è un locale A POCHI PASSI DA QUI. Dai dai!"

Inutile dirvi che "i pochi passi" di solito sono 20min di camminata e ovviamente tutti i presenti accettano la proposta: i ragazzi perchè tanto hanno scarpe comode e le ragazze perchè devono dimostrare di non aver problemi (e magari davvero non li hanno e l'unica pazza che si è messa scarpe pensando di non dover camminare sono io).

Così, mentre pronunciamo un sorridente: "Ma certo, perchè no!?" stiamo, in realtà, ripassando tutto il vangelo e chiedendoci perchè non abbiamo messo quel paio di stivali neri taaaanto comodi...


9 commenti:

  1. Eddaaaaai ;) un po' d esercizio non ha mai ucciso nessuno XD Io odio i plateau, avrò 3 o 4 paia di scarpe con quell'orrendo coso.. la maggior parte ne è sprovvista. Fino a 10cm (puliti) mi destreggio bene, certo non devo fare tutta la sera in piedi ma ormai una camminatina non mi spaventa più! coraggio ^^

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    1. Ahahahahah ma pian piano sto facendo piccoli progressi, giuro! :D
      A me della camminata non spaventa tanto il fatto in sè ma il sembrare, appunto, di stare sulla uova che, diciamocelo, a vedersi è proprio brutto!
      Io senza plateau, tra problemi ai piedi e dolore, non riesco a stare.....chettedevodì, sono un'impedita e con questo post l'ho annunciato al mondo intero! XD
      Ci credo che sai stare sui tacchi.... non a caso hai anche il "fashion" nel nick <3
      Bacione e grazie del commento! <3

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  2. Il segreto è scegliere le scarpe giuste per te, senza osare con tacchi altissimi solo perché "vanno così"! Fai tanta pratica e vedrai che presto sarai tu a suggerire un dopo cena in un locale a 20 minuti di distanza :-P

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    1. Su questo non posso che darti ragione, ecco perchè ho solo 3 paia di decolletè nonostante me ne piacciano molte: con queste bene o male a camminare riesco, devo solo fare, appunto, molta più pratica! :)
      Ahahahah speriamo di farcela! <3

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  3. Fantastico questo articolo! Ora che ci penso sono passati secoli dall'ultima volta che ho messo i tacchi!
    Un po' di plateau secondo me aiuta a bilanciare la situazione, ma non troppo.
    Comunque è questione di esercizio, oltre che dei piccoli trucchi che hai elencato. Ricordo serate passate in discoteca a ballare salsa su comodissimi tacchi da 7-8 cm, che sono i miei preferiti e spero di rispolverare questa estate. Ti assicuro che girare senza tacchi è difficilissimo, si fa attrito col pavimento, quindi ogni tanto servono pure! Certo a fine serata i piedi chiedono pietà e non vedi l'ora di tornare a casa e infilare le infradito ma si sa che chi bella vuole apparire molto deve soffrire! Le sofferenze riservate al gentil sesso sono infinite, lo sappiamo.

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    1. Ciao, ti ringrazio!
      Io infatti con scarpe rasoterra non riesco proprio a camminare, oltre che non posso a causa di problemi ai piedi: solette ammortizzanti specifiche ovunque, anche nelle ballerine (che compro di un numero in più apposta)! :D
      Eh sì, il proverbio è proprio vero!
      Un abbraccio <3

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  4. Mi è piaciuto un sacco questo articolo! Mi ha fatto riflettere su quante "rotture" abbiamo noi donne xD i tacchi rientrano tra queste. Sono tanto belli quanto dolorosi, anche se io sono fermamente convinta che il paio perfetto esiste: va solo ricercato! Inoltre ho capito che basta solo un po' di esercizio: più li indossiamo meglio è, alla fine ci si abitua. Io fino a 3 anni fa non volevo sentirne parlare e li indossavo quando c'era "necessità". Adesso invece li indosso spesso ed effettivamente mi rendo conto di quanto mi abbiano aiutata nella postura, anche se a fine serata il giudizio è sempre lo stesso: non vedo l'ora di toglierli hahaha xD (il mio percorso per abituarmi non è ancora finito xD)

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    1. Concordo sul paio perfetto: anche se non l'ho ancora trovato (e temo di dover spendere molti soldi per una bella scarpa di qualità, che al momento non ho!)
      Sì, l'esercizio è fondamentale! :D Io purtroppo mi vedo un po' limitata a prescindere, causa problemi di piedi in sè, ma non demordo! :D
      Bacione <3

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  5. Ciao cara,i tacchi sono croce e delizia nella nostra vita di donne.Io sono abituata a portarli continuamente sia sul posto di lavoro, che nella vita privata.Un outfit semplice e la nostra stessa figura ne beneficia,con un pò di esercizio e abitudine...il gioco è fatto.Io sono una shoes addicted...e sono di continuo rapita e conquistata da un nuovo paio di tacchi.A presto,Ale
    http://alespinkfairytale.blogspot.it/

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